La causa chiede ad Arkia e Israir un risarcimento di circa 20 milioni di NIS alle compagnie aeree per aver trattenuto i rimborsi delle tasse di partenza dovuti ai passeggeri i cui terminal sono stati scambiati all’ultimo minuto
È stata presentata una class action contro le compagnie aeree israeliane Israir e Arkia per aver presumibilmente violato le leggi israeliane sulla protezione dei consumatori, trattenendo le tasse che avrebbero dovuto rimborsare ai passeggeri.
Secondo la causa, presentata dagli avvocati Nitzan Gadot e Rotem Sagi, i passeggeri assegnati al Terminal 1 dell’aeroporto Ben Gurion sono tenuti a pagare una tassa di partenza inferiore rispetto a quelli assegnati al Terminal 3, poiché in quest’ultimo sono offerti più servizi e comfort. La tassa, pagata da ogni passeggero che lascia il Paese attraverso l’aeroporto Ben Gurion, è di $30,36 dollari al Terminal 1 e di $13,99 dollari al Terminal 3. La tassa viene pagata direttamente alle compagnie aeree che poi la passano all’Autorità Aeroportuale.
Secondo l’azione legale, i problemi sorgono quando ai passeggeri viene chiesto di partire da un terminal diverso da quello originariamente assegnato, e non ricevono i $16,37 dollari di differenza. Le compagnie aeree a volte cambiano il terminal di partenza dei passeggeri a causa della cancellazione dei voli o nel tentativo di gestire la congestione dei passeggeri. I querelanti nella causa – due famiglie i cui voli in partenza sono stati spostati dal Terminal 3 al Terminal 1 all’ultimo minuto – affermano di non essere stati rimborsati della differenza di tasse. Anche dopo essersi rivolti alla compagnia aerea per chiedere la differenza, é stato loro rifiutata la compensazione, si legge nella causa.
La causa fa notare che, in base alle normative israeliane e alle leggi sulla protezione dei consumatori, le compagnie aeree sono tenute a restituire le differenze di commissione ai passeggeri che sono soggetti a tali cambiamenti. La causa sostiene inoltre che le compagnie aeree hanno una responsabilità diretta nei confronti dei loro passeggeri e non possono evitare la questione indirizzando i passeggeri alle loro agenzie di viaggio.
La causa chiede un risarcimento di 10,87 milioni di NIS ad Arkia e di 9,87 milioni di NIS a Israir. Arkia e Israir, rispettivamente, sono considerate le maggiori compagnie aeree israeliane dopo la compagnia di bandiera El Al. All’inizio di questo mese, sei compagnie aeree internazionali, tra cui El Al, sono state multate dal Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti per aver violato le regole di protezione dei consumatori ritardando i rimborsi ai passeggeri i cui voli sono stati cancellati o hanno subito ritardi significativi dall’inizio della pandemia COVID.