Israele: il Ministero della Salute lancerà un programma pilota di due mesi che offrirà ai fumatori controlli polmonari gratuiti, nella speranza che la diagnosi precoce delle malattie legate al fumo possa salvare la vita di innumerevoli israeliani.

La mossa è stata ispirata da uno studio del febbraio 2020, ma lo scoppio della pandemia COVID19 poco dopo ha messo in secondo piano la questione. Il servizio sarà disponibile per coloro il cui profilo corrisponde ai criteri dei fondi sanitari, che informeranno i pazienti che sono idonei per il controllo.

I medici stanno ora cercando di mettere la teoria in pratica e di testare il nuovo esame che potrebbe rilevare i primi segni di cancro ai polmoni, uno dei tipi di cancro più letali al mondo negli ultimi anni. “Si tratta di una TAC, ma con pochissime radiazioni”, ha spiegato il Prof. Amir Onn, aggiungendo che la quantità di radiazioni non è pericolosa.

“Si tratta di un test di screening che viene condotto su persone sane, ma solo per i fumatori. Gli studi condotti negli Stati Uniti hanno dimostrato una riduzione del 20% del tasso di mortalità tra coloro che hanno effettuato l’esame. In Europa, la percentuale è stata superiore al 30%. Le persone si sottopongono a questo esame e, se viene scoperto qualcosa, iniziano a trattarlo immediatamente e a salvarsi la vita”. I dati mostrano che ogni giorno muoiono in media cinque israeliani per cancro ai polmoni e che ogni anno viene diagnosticato a oltre 2.600 persone, l’85% delle quali sono fumatori. Possono sottoporsi a questo nuovo esame gli israeliani di età compresa tra i 50 e i 79 anni che sono stati fumatori negli ultimi 15 anni o che fumano ancora.

Secondo le previsioni del Ministero della Salute in Israele, circa il 70% di coloro che si sottoporranno allo screening riceveranno un risultato negativo e saranno richiamati per un secondo esame. Circa il 20% riceverà un risultato incerto e sarà invitato a ripetere lo screening. Il 10% circa riceverà un risultato positivo e dovrà sottoporsi a un altro esame per convalidare i risultati prima di procedere a un ulteriore trattamento. Se l’esame diagnostica un tumore al polmone, nella maggior parte dei casi si tratta ancora di uno stadio iniziale e il trattamento richiederà un intervento chirurgico o una radioterapia.

Negli ultimi due mesi, da quando il ministero ha avviato il periodo di prova, l’azienda sanitaria Meuhedet ha condotto circa 100 screening, attraverso i quali sono stati scoperti due casi di cancro ai polmoni. I difetti di questa procedura proattiva sono stati finora legati soprattutto alle letture della TAC. Poiché i pazienti sono fumatori, molti di loro presentano cicatrici sul tessuto polmonare che assomigliano a noduli cancerosi iniziali. Inoltre, molti fumatori preferiscono vivere nella negazione ed evitare di sottoporsi al test. Tra coloro che si dimostrano disposti a farsi esaminare, molti traducono i risultati negativi come una giustificazione per continuare a fumare, peggiorando così ulteriormente la propria salute.

“Ciononostante, si tratta di una svolta”, ha dichiarato il Prof. Onn. “Penso che ogni fumatore debba sottoporsi a questo screening. È emerso che potrebbe rilevare non solo il cancro ai polmoni, ma anche altre malattie”.