Secondo il settimanale britannico The Economist, Israele ha registrato un successo economico nell’ultimo anno, nonostante il caos politico.

“The Economist” ha classificato Israele come la quarta economia con le migliori performance nel 2022. “In Medio Oriente, Israele ha avuto successo nell’ultimo anno, nonostante il caos politico”, ha scritto il settimanale britannico. La classifica dei 34 Paesi dell’OCSE si è basata su cinque indicatori macroeconomici: crescita del PIL, inflazione annuale, ampiezza dell’inflazione, prezzi delle azioni e debito pubblico. Il rapporto debito/PIL israeliano è sceso quest’anno dal 68% al 60%. Sebbene l’inflazione negli ultimi 12 mesi sia salita al 5,3%, si tratta di circa la metà del livello di inflazione in gran parte delle economie occidentali, come sottolinea “The Economist”.

“L’Economist ha classificato la Grecia al primo posto come l’economia più performante del 2022, dopo le onde d’urto che hanno attraversato l’economia negli anni precedenti la pandemia di Covid. Tra le altre cose, la Grecia è riuscita a ridurre il rapporto debito/PIL del 16% negli ultimi anni: PIL del 16% nell’ultimo anno. Al secondo e terzo posto della classifica, davanti a Israele al quarto posto, ci sono Portogallo e Irlanda. Israele ha condiviso il quarto posto con la Spagna.

Le maggiori economie mondiali non se la sono cavata così bene. Gli Stati Uniti si sono classificati al 20° posto con una crescita trascurabile del PIL dello 0,2%, mentre la Germania si è classificata al 30° posto con un’inflazione elevata del 10%. All’ultimo posto tra i 34 Paesi dell’OCSE c’è l’Estonia.

Il confronto internazionale effettuato da “The Economist” mostra un vantaggio in termini di inflazione nei Paesi la cui energia non si basa sul gas e sul petrolio russo, come Israele. La Spagna, ad esempio, che acquista gas naturale dall’Algeria e utilizza l’energia solare, ha registrato un aumento relativamente moderato del 5,7% nel suo indice dei prezzi al consumo, nei 12 mesi da ottobre 2021 a settembre 2022. La Lettonia, invece, è stata colpita da un’inflazione del 20% nello stesso periodo a causa della sua dipendenza dall’energia russa.