COVID19 : l’indagine sierologica nazionale condotta congiuntamente dai Ministeri della Salute e dell’Istruzione e col supporto dell’ IDF (Home Front Command) esaminerà circa 1,5 milioni di bambini di età compresa tra i 3 e i 12 anni che non sono ancora idonei per il vaccino
Israele ha lanciato oggi i test sugli anticorpi ai bambini di tre anni, alla ricerca di informazioni sul numero di giovani non vaccinati, che hanno sviluppato una protezione contro il COVID19, da verificarsi prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. Nonostante l’aumento delle infezioni quotidiane causate dalla variante Delta altamente trasmissibile, il governo insiste nel voler evitare possibili battute d’arresto che possano poi portare alla chiusura delle scuole.
Israele ha già iniziato a vaccinare i bambini dai 12 anni in su contro il COVID19. L’indagine sierologica nazionale si concentra sugli alunni di età compresa tra i 3 e i 12 anni che non hanno ancora diritto al vaccino, quasi 1.5 milioni di bambini, e ha lo scopo di valutare quanti bambini hanno sviluppato una forte protezione anticorpale contro il COVID19, dopo aver avuto un caso non registrato o latente, secondo quanto riferito dal ministero dell’Istruzione. Quei bambini con anticorpi sufficienti non saranno costretti alla quarantena se esposti ad un paziente COVID19, una mossa volta a limitare le interruzioni dell’anno scolastico. In una dichiarazione del sindaco di Gerusalemme che annuncia la “più grande operazione sierologica” di Israele, il sindaco Moshe Leon ha esortato i genitori a portare i loro figli per il test gratuito di 15 minuti fatto con la puntura sul dito. L’indagine è condotta congiuntamente dai Ministeri della Salute e dell’Istruzione e col supporto dell’IDF (Home Front Command), che ha dichiarato domenica che la sua operazione di test sugli anticorpi era iniziata.
COVID19 – ‘il danno emotivo’
Un programma pilota condotto la scorsa settimana incentrato principalmente su comunità ebraiche ultra-ortodosse ha rilevato che circa un quinto dei bambini aveva sviluppato anticorpi, secondo quanto riferito dalla radio dell’esercito. Il mese scorso il direttore generale del ministero dell’Istruzione Yigal Slovik ha dichiarato che la chiusura delle scuole dello scorso anno ha causato “danni emotivi e sociali” agli studenti. “I blocchi e l’apprendimento a distanza hanno causato un aumento del 44% la diagnosi del rischio di suicidio”, tra gli altri impatti, ha affermato.
Israele è stato uno dei primi paesi a lanciare una campagna di vaccinazione a metà dicembre tramite un accordo con Pfizer per ottenere milioni di dosi di vaccino pagate in cambio della condivisione dei dati sulla loro efficacia. La campagna di vaccinazione è stata salutata come una storia di successo che ha contribuito a ridurre drasticamente le infezioni, ma Israele sta nuovamente registrando migliaia di casi giornalieri. Contemporaneamente all’indagine sierologica, Israele sta anche spingendo con le vaccinazioni, offrendo un terzo richiamo a tutti gli over 40 mentre esorta i non vaccinati a farsi vaccinare.
Più di 5,4 milioni dei circa 9,3 milioni israeliani hanno ricevuto due dosi del vaccino, mentre 1,2 milioni hanno ricevuto la terza dose. Israele ha registrato quasi 980.000 infezioni da COVID19 dall’inizio della pandemia all’inizio dello scorso anno e oltre 6.700 morti.