Il Primo Ministro ed il Ministro della Difesa incontrano Segev Harel, la prima persona a cui è stato somministrato il vaccino, allo Sheba Medical Center; “Vedo la luce alla fine del tunnel ora”, dice Netanyahu, mentre Gantz dice che il vaccino richiederà tempo

Il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Benny Gantz hanno visitato l’ospedale dove sono iniziate oggi le sperimentazioni cliniche per il vaccino contro il COVID19, lodando i primi volontari.

L’Istituto israeliano per la ricerca biologica a Ness Ziona, incaricato di sviluppare il vaccino israeliano, ha annunciato il mese scorso che avrebbe cominciato la fase di sperimentazione clinica il 1 ° novembre con circa un centinaio di israeliani di età compresa tra 18 e 55 anni che dovrebbero partecipare al termine delle dei primi test. La prima fase si sta svolgendo allo Sheba Medical Center di Tel HaShomer e all’Hadassah Medical Center di Gerusalemme.

La prima dose è stata somministrata a un volontario di 26 anni, Segev Harel, del Kibbutz Sde Nehemia, nel nord di Israele. È stato accolto sia da Netanyahu che da Gantz allo Sheba Medical Center.

“Vedo la luce alla fine del tunnel adesso, questa sarà la vera via d’uscita da questa crisi”, ha detto il premier durante l’incontro.

“Israele è stato uno dei primi paesi al mondo a imporre un blocco. Ora che ne stiamo uscendo, altri paesi stanno entrando. Quasi tutta l’Europa sta entrando in una sorta di chiusura”, ha detto Netanyahu.

“Ciò che è importante è che in un modo o nell’altro, attraverso la produzione interna o la consegna di vaccini dall’estero, forniamo vaccini a tutti i cittadini israeliani”. Gantz ha detto che gli israeliani devono essere “pazienti” in attesa del vaccino e sarà un “lungo processo”.

Prof. Shmuel Shapira, Direttore dell’Israel Institute for Biological Research

Il direttore generale dell’Istituto israeliano per la ricerca biologica Shmuel Shapira ha affermato che la terza fase delle sperimentazioni sull’uomo si svolgerà all’estero, in un paese con un alto tasso di infezione da coronavirus. Ottanta volontari prenderanno inizialmente parte alla sperimentazione che sarà estesa a 960 persone a dicembre. Se queste prove dovessero avere esito positivo, una terza fase con 30.000 volontari è prevista per aprile / maggio.

L’istituto, sotto la supervisione del ministero della Difesa, ha avviato a marzo le sperimentazioni sugli animali per il suo vaccino “BriLife”. Shmuel Yitzhaki, capo della divisione di biologia dell’istituto, ha affermato che se tutto va bene il vaccino potrebbe raggiungere la popolazione generale entro la fine della prossima estate.