L’audace operazione dell’ IDF sotto copertura si è conclusa con la morte dei terroristi dopo un feroce scontro a fuoco. Il personale e gli ufficiali di sicurezza dell’Autorità Palestinese, compresi gli alti comandanti, hanno offerto le loro condoglianze alle famiglie.

La complicata operazione dello scorso giovedi per catturare i terroristi che hanno ucciso Lucy, Maia e Rina Dee durante Pesach ha comportato l’utilizzo di metodi inventivi che includevano agenti sotto copertura vestiti da donna, droni che lanciavano esplosivi e un cane che purtroppo è stato ucciso in azione.

Dopo aver ricevuto precise informazioni di intelligence che indicavano l’esatta posizione dei terroristi di Hamas, Hassan Katan e Maad Mitzri nel profondo di Shechem (Nablus), l’IDF, lo Shabak (servizi di sicurezza interni) e la polizia si sono mossi. Un video caricato sui social media ha mostrato un gruppo di sette persone vestite in abiti civili che camminavano con decisione lungo le stradine della Kasbah (mercato) della città controllata dai palestinesi. Alcuni di loro erano vestiti da donna, con abiti lunghi e fluenti e il copricapo noto come hijab. Un altro gruppo di quattro uomini è stato visto avanzare lungo uno stretto vicolo, con due di loro in testa vestiti da netturbini che trasportavano un grosso bidone della spazzatura e a un certo punto agitavano un panno giallo per indicare apparentemente agli altri una certa porta.

All’operazione hanno partecipato circa 200 soldati pesantemente armati, alcuni dei quali hanno creato un perimetro di protezione, mentre altri hanno partecipato all’incursione vera e propria nel nascondiglio. Uno dei partecipanti era un cane di nome Django, che aveva partecipato a centinaia di operazioni antiterrorismo. Un pesante scontro a fuoco è scoppiato mentre i terroristi palestinesi cercavano di aiutare i loro compagni presi di mira e Django è stato ucciso, secondo la polizia israeliana, mentre proteggeva la sua unità dalle armi del nemico.

Circa otto uomini armati palestinesi sarebbero rimasti feriti nello scontro che si è concluso con la morte degli assassini e di Ibrahim Hura, proprietario dell’appartamento che Mitzri e Katan avevano utilizzato da quando erano fuggiti dalla scena del crimine nella Valle del Giordano.

I due terroristi hanno assassinato Lucy Dee e le sue due figlie, che stavano andando ad una gita con la famiglia, sparando loro mentre erano in auto. Dopo aver provocato un incidente, sono scesi dal veicolo, si sono avvicinati alle tre donne all’interno e hanno sparato di nuovo. Rina (16 anni) e Maia (20 anni) sono morte sul posto, mentre la madre è deceduta in ospedale due giorni dopo. Anche l’aviazione ha preso parte al raid, con UAV e droni che volteggiavano nel cielo. Secondo vari resoconti, un drone kamikaze è stato fatto  esplodere nell’appartamento dei terroristi, ed un altro è stato usato per lanciare una granata d’urto all’interno.

I funzionari israeliani, dal Primo Ministro Benjamin Netanyahu al sindaco di Efrat, dove vive la famiglia Dee, hanno elogiato l’audace operazione e hanno detto che dimostra che l’IDF può raggiungere i terroristi ovunque si nascondano. Lo Shin Bet, o Shabak (Agenzia per la sicurezza di Israele), ha identificato quasi immediatamente i colpevoli, ha trovato il loro nascondiglio e li ha tenuti sotto sorveglianza fino a quando non è stato organizzato il raid.