Il caos all’aeroporto Ben Gurion sembra peggiorare da diverse settimane e, l’autorità aeroportuale consiglia di arrivare 4 ore prima della partenza del proprio volo a causa della grande folla di persone, e avvisa che la situazione non cambierà probabilmente sino al prossimo anno
Mesi di pesante congestione e un generale senso di caos all’aeroporto Ben Gurion in Israele, sono sembrati peggiorare, con lunghe code che si estendono all’esterno dell’aeroporto e, il tentativo di alleviare l’affollamento utilizzando un terminal secondario non ha aiutato a risolvere il problema. Come sta accadendo in diversi aeroporti in Europa, e non solo, il Ben Gurion sta pagando il prezzo del sottodimensionamento di personale aeroportuale effettuato durante il COVID. Attualmente si conta una mancanza di personale di circa 1000 unità.
Le scene di caos nel principale aeroporto internazionale di Israele sono diventate la nuova normalità negli ultimi mesi. Le immagini pubblicate sui social media hanno mostrato lunghe file di viaggiatori che si estendono sino all’esterno dell’aeroporto.
Nel tentativo di alleviare la congestione nell’edificio del terminal principale (Terminal 3), l’Autorità aeroportuale ha dirottato alcuni voli internazionali verso il Terminal 1, il che é sembrato solo creare ulteriore disordine con il diffondersi della congestione. L’autorità aeroportuale ha affermato che la situazione non dovrebbe cambiare fino al prossimo anno, avvisando i viaggiatori di arrivare quattro ore prima dei loro voli invece di due o tre ore come di solito raccomandato. Scene di caos e le lunghe code sono diventate più frequenti da marzo, quando Israele ha allentato la maggior parte delle restrizioni di viaggio legate al COVID. La situazione è peggiorata durante la festa ebraica di Pesach, che ha visto circa 75.000 passeggeri attraversare l’aeroporto in un solo giorno.
Si aggiunge poi, il problema della compagnia di bandiera El Al, che in queste settimane si trova a cancellare voli all’ultimo momento, a causa di una disputa tra i piloti e la compagnia. Approfondimenti a questo link