Israele: quasi il 12% degli elettori alle elezioni utilizzerà schede speciali destinate agli elettori confermati contagiati da COVID19 o in quarantena che possono rappresentare  sino a 15 seggi alla Knesset. I risultati potrebbero essere ritardati se il termine di 48 ore in vigore per il conteggio non è rispettato. Pesach, che inizia quattro giorni dopo il giorno delle elezioni rappresenta un’ulteriore sfida

Il comitato elettorale israeliano si sta preparando a contare più di mezzo milione di schede speciali per le elezioni del 23 marzo, a causa delle restrizioni del COVID19. Il comitato ha avvisato che questa decisione potrebbe ritardare l’annuncio dei risultati delle elezioni finali. Le votazioni e le schede elettorali saranno disponibili in appositi seggi con le schede inserite in doppie buste che rappresentano il 12% delle schede eleggibili e potrebbero rappresentare 15 seggi alla Knesset.

Il Comitato Elettorale ha avvisato che avranno solo 48 ore per contare le schede speciali a causa della vicinanza alla festa di Pesach che inizia solo quattro giorni dopo il giorno delle elezioni. Il direttore generale Orly Ades ha affermato che spera che il suo comitato sarà in grado di affrontare la sfida. “Abbiamo fatto tutto il possibile per arruolare ogni possibile risorsa”, ha detto. Con due settimane rimanenti prima che gli israeliani si rechino alle urne, lunedì il Comitato elettorale centrale ha rivelato come si sta preparando a rendere disponibile a 37.000-40.000 pazienti affetti da coronavirus e altri 50.000 in quarantena ad esercitare il diritto di voto il giorno delle elezioni.

Ades ha dichiarato in una conferenza stampa che il budget del comitato é di 282 milioni di NIS in più rispetto alla precedente campagna elettorale e si attesterà a 674 milioni di NIS. L’aumento dei finanziamenti, ha detto, é necessario per creare più seggi elettorali, assumere personale extra e attuare misure igieniche intese a salvaguardare la salute degli elettori. Ades ha detto che i problemi potrebbero sorgere nei seggi elettorali che servono i pazienti affetti da COVID19 dentro e fuori gli ospedali e quelli messi in quarantena temendo il contagio. Anche i residenti delle case di riposo esprimeranno le loro votazioni in luoghi di voto speciali. “Ogni ritardo sarà fondamentale”, ha detto. Il numero totale e l’ubicazione dei seggi elettorali speciali rimangono al momento non definiti mentre Israele si è mosso per aprire la sua economia, una mossa le cui ripercussioni sulla morbilità sono ancora sconosciute.

Il voto negli ospedali sarà possibile solo per i pazienti che hanno possibilità di muoversi e possono raggiungere il seggio elettorale situato in ogni reparto. Gli elettori costretti a letto potranno usufruire dell’aiuto di altri pazienti del reparto. Il comitato ha sollevato la possibilità di istituire seggi elettorali per pazienti e altri in isolamento all’interno di autobus che rimarranno fermi durante il giorno delle elezioni per alleviare un po’ di pressione su altri seggi. Il CEC offrirà anche un servizio navetta per i pazienti COVID19 che si stanno isolando a casa. I pazienti saranno tenuti a registrarsi online in anticipo e programmare l’orario di partenza da casa per un seggio elettorale designato e ritorno. Il comitato sta anche esaminando uno schema simile per altri israeliani che si isolano da soli a casa, ma potrebbero dover arrivare al loro seggio elettorale designato in modo indipendente.

Ades ha anche notato che la CEC stava valutando la possibilità di collocare urne elettorali all’aeroporto Ben Gurion per gli israeliani di ritorno dall’estero il giorno delle elezioni.

Photo credit: Haim Levi