Israele: le raccomandazioni del ministero presentate al gabinetto del coronavirus consentiranno l’ingresso di turisti con bambini non vaccinati di età pari o inferiore a 12 anni, ponendo fine a tutte le restrizioni del Green Pass

Il Ministero della Salute ha deciso di revocare la maggior parte delle restrizioni COVID19 in atto durante l’ondata di Omicron, da presentare al gabinetto del COVID19 per l’approvazione. I bambini non israeliani di età inferiore ai 12 anni potranno entrare con i genitori completamente vaccinati contro il COVID19 ma saranno sottoposti al test all’arrivo e tenuti in quarantena fino a quando non riceveranno un risultato negativo.

Gli israeliani non saranno più tenuti alla quarantena al loro ritorno in Israele anche se non sono stati vaccinati e dovranno solo sottoporsi a un test PCR all’aeroporto Ben Gurion. Il ministero ha affermato che la necessità di testare tutti gli arrivi nel paese consentirà il rilevamento di nuove varianti attraverso il sequenziamento.

Le restrizioni  del Green Pass saranno revocate il 1 marzo. Il ministero ha anche deciso di lasciare l’obbligo delle mascherine al chiuso. Il gabinetto del coronavirus deciderà sul destino delle restanti restrizioni COVID19 con il primo ministro Bennett che ha indicato che vorrebbe vederle revocate per consentire al turismo di rientrare nel paese e aiutare le imprese in difficoltà.

Il ministro del Turismo Yoel Razvozov sembra essere stato colui che ha spinto per la riapertura di Israele ai turisti, parlando anche con altri ministri per mobilitarli a sostegno della mossa. Due settimane fa, Razvozov ha scritto a Bennett: “alla luce del rifiuto di vaccinare i bambini di età inferiore ai 18 anni in molti paesi del mondo, dobbiamo stabilire che dal 1 marzo saranno ammessi i bambini non vaccinati accompagnati da genitori vaccinati. Questo è consuetudine in molti paesi del mondo e non dovremmo essere lasciati indietro”.

Il tutto dovrà essere approvato dal Governo