Alcuni dei direttori generali hanno servito nei governi guidati da Netanyahu.

Cinquanta ex direttori generali di ministeri economici hanno messo in guardia sulle ramificazioni economiche della riforma giudiziaria prevista dal governo. Alcuni dei direttori generali hanno lavorato nei governi guidati da Netanyahu.

In una lettera, gli ex direttori generali hanno affermato che l’apprezzamento e la stabilità di cui gode l’economia israeliana sono dovuti, tra l’altro, all’indipendenza della magistratura e della funzione pubblica, e che il loro danneggiamento e l’abbassamento della loro qualità porteranno a danni all’economia israeliana, a una riduzione del rating creditizio e a difficoltà nel reperire capitali per l’industria tecnologica.

Tra i firmatari della lettera figurano gli ex direttori generali del Ministero delle Finanze Yaron Ariav, David Brodet, Haim Shani, Salom Zinger, Keren Terner, Yaakov Lifschitz, Aharon Fogel e Ohad Mariani, nonché gli ex capi della divisione bilancio Ori Yogev, David Milgrom e Shaul Meridor. Anche gli ex direttori generali dell’Ufficio del Primo Ministro Ra’anan Dinur, Yossi Kuchik e Ilan Cohen hanno firmato la lettera, così come altri alti funzionari del Ministero delle Finanze e direttori generali di altri ministeri economici. Nella lettera si legge: “Noi ex alti funzionari che hanno servito come direttori generali nei ministeri economici esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per le misure che il governo dovrebbe adottare per danneggiare l’indipendenza del sistema giudiziario e della funzione pubblica, che a nostro avviso causerebbero un danno senza precedenti all’economia israeliana”.