Variante Delta: il Primo Ministro Bennett incarica il Ministero della Salute a promuovere studi medici sull’efficacia a lungo termine del vaccino Pfizer per capire come procedere sui richiami
Il ministero della Sanità israeliano ha pubblicato lunedì i dati che mostrano che il vaccino COVID Pfizer-BioNTech sembra prevenire in gran parte il ricovero in ospedale e i casi gravi, ma è significativamente meno efficace nel prevenire la diffusione della variante Delta del coronavirus. Secondo il ministero, l’efficacia del vaccino Pfizer nella prevenzione del COVID19 sintomatico è diminuita di circa il 30 percento fino al 64%, data la diffusione della variante Delta. I dati mostrano che a maggio, quando il ceppo era meno diffuso, il vaccino era efficace al 94,3%.
Si ritiene che la variante Delta sia due volte più contagiosa del ceppo originale di COVID19, sia responsabile del 90% dei nuovi casi in Israele nelle ultime due settimane. I dati, tuttavia, mostrano anche che il vaccino è ancora altamente efficace contro la prevenzione di sintomi gravi e il ricovero. A maggio, quella cifra si è attestata al 98,2% ea giugno al 93%. Ieri, il ministero della Salute ha dichiarato che a 369 persone è stato diagnosticato il coronavirus dalla mezzanotte, portando il numero totale di casi attivi nel Paese a 2.766.
Ci sono 70 persone ricoverate in ospedale e 35 in gravi condizioni. Una settimana fa c’erano solo 22 persone in gravi condizioni. Con l’aumento dei casi di COVID in tutto il paese, il primo ministro Naftali Bennett insieme al ministro della Sanità Nitzan Horowtiz ha incaricato il Ministero della Sanità di effettuare due studi medici sulla necessità di un terzo vaccino contro il coronavirus, che secondo loro porterà ad una decisione La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha affermato che gli studi, che saranno supervisionati dal capo dei servizi sanitari pubblici del Ministero della Salute, la dott.ssa Sharon Alroy-Preis, “valutano l’efficacia del vaccino e la velocità con cui perde l’efficacia”. Uno studio esaminerà l’efficacia del vaccino nel tempo in varie fasce di età ed in vari stati di salute. L’altro studio esaminerà l’immunità cellulare (una risposta immunitaria che non coinvolge gli anticorpi) nel tempo.
Domenica è stato riferito che il Ministero della Sanità raccomanderà agli israeliani immunocompromessi di assumere una terza dose del vaccino Pfizer-BioNTech, anche se l’azienda farmaceutica non ha ancora autorizzato il richiamo. I funzionari sanitari sono preoccupati per i dati che mostrano le persone immunocompromesse sviluppano una risposta anticorpale insufficiente al vaccino a due iniziezioni per proteggerli dal virus. Gli individui immunocompromessi incluso chi ha ricevuto un trapianto di organi e malati di cancro.
Ieri, tuttavia, il Ministero della Sanità ha chiarito che “non vi è alcuna raccomandazione o decisione in questa fase per vaccinare la popolazione in generale in Israele con una terza dose”. Il “gabinetto coronavirus” dovrebbe incontrarsi oggi per valutare una serie di nuove restrizioni a causa dell’aumento di nuovi casi. I potenziali passi secondo quanto riferito includono il ritorno dei limiti ai grandi raduni, il ripristino del Green Pass, si richiede ai genitori vaccinati di bambini infetti di mettersi in quarantena fino a quando non ricevono un test negativo.