Israele : l’accordo consentirà ai viaggiatori vaccinati di accedere ai programmi Green Pass per entrare in luoghi pubblici, ma non consentirà l’ingresso in paesi come il Portogallo che attualmente é vietato agli israeliani

Israele e l’Unione europea hanno raggiunto un accordo ieri per riconoscere reciprocamente i certificati vaccinali, ha annunciato il ministero degli Esteri, in una mossa che consentirà ai viaggiatori di accedere ai programmi Green Pass dei diversi paesi.

Il ministero ha affermato che i lavori sull’accordo saranno completati all’inizio di ottobre e daranno ai turisti e agli uomini d’affari israeliani vaccinati l’accesso al Green Pass dell’UE, consentendo l’ingresso a “ristoranti, centri culturali, istituzioni pubbliche e altro”. Tutto questo permettà anche a Israele di prepararsi per iniziare ad accettare turisti dall’Europa, afferma la dichiarazione. Inoltre, consentirà agli israeliani di accedere ai programmi di altri paesi, qualora in futuro aderissero all’iniziativa. Tuttavia, il ministero ha avvertito che il programma non sostituisce i requisiti di ingresso delle singole nazioni dell’UE, come Portogallo e Svezia, che attualmente escludono i turisti israeliani. Consente inoltre a Israele di continuare a impedire l’ingresso ai viaggiatori provenienti da specifici paesi dell’UE, se lo desidera.

Il ministro degli Esteri Yair Lapid ha salutato l’accordo come “un passo importante nel gettare le basi per un ritorno alla normalità per quanto riguarda i legami aerei e turistici tra Israele e l’UE”.

“Mi congratulo con i team del ministero degli Esteri, del ministero della Salute e dell’ambasciata israeliana presso l’Unione europea a Bruxelles per questo importante risultato”, ha affermato. Il ministro della Sanità Nitzan Horowitz lo ha definito “un grande passo avanti nel nostro sforzo per alleviare la situazione per il pubblico e consentire una vita di routine insieme al coronavirus”. I viaggi di cittadini israeliani in Europa sono crollati nelle ultime settimane dopo che l’UE ha rimosso Israele da un elenco di nazioni ritenute “epidemiologicamente sicure” e Portogallo e Svezia hanno risposto schiaffeggiando i divieti d’ingresso agli israeliani per ragioni tutt’altro che umanitarie ed essenziali. Gli agenti di viaggio hanno affermato che molti israeliani hanno risposto annullando i viaggi pianificati, anche verso altre nazioni dell’UE, temendo che potessero essere imposte nuove restrizioni, interrompendo i viaggi.

Altri due paesi, Francia e Svizzera, hanno deciso di escludere gli israeliani non vaccinati. I viaggiatori provenienti da Israele e dagli Stati Uniti che non sono stati vaccinati contro il coronavirus ora possono entrare in Francia solo se possono dimostrare un motivo essenziale per effettuare il viaggio e possono presentare un test negativo prima del viaggio oltre a doversi mettere in quarantena per sette giorni all’arrivo. La Svizzera ha affermato che a partire da lunedì Israele sarà aggiunto alla sua lista di “paesi a rischio di coronavirus” e gli israeliani non vaccinati possono entrare nel paese solo in caso di “estrema necessità”. Agli israeliani vaccinati sarà comunque consentito l’ingresso.  L’Olanda chiede che tutti gli israeliani in arrivo siano messi in quarantena, il che la rende una destinazione poco pratica per la maggior parte dei turisti.