COVID19: Israele pone gli Stati Uniti ed altri 17 paesi sotto severo avvertimento di viaggio. A partire da mercoledì 11 agosto, tutti coloro che arriveranno da destinazioni specifiche (al momento solo cittadini israeliani visto che le frontiere sono ancora chiuse al turismo), Italia inclusa, dovranno entrare in quarantena, indipendentemente dal fatto che siano stati vaccinati o guariti dal COVID19

Israele ha inserito gli Stati Uniti ed altri 17 paesi sotto severo avvertimento di viaggio dopo che la Knesset ha approvato una raccomandazione del Ministero della Salute. A partire da venerdì (si attende l’ufficialità), tutti i viaggiatori provenienti da destinazioni specifiche saranno tenuti a mettersi in quarantena, indipendentemente dal fatto che siano stati vaccinati o guariti dal coronavirus.

L’elenco completo delle nazioni da aggiungere ai paesi già esistenti che richiedono la quarantena, comprendono Ucraina, Italia, Islanda, Stati Uniti, Botswana, Bulgaria, Germania, Paesi Bassi, Tanzania, Grecia, Malawi, Egitto, Repubblica Ceca, Francia, Cuba, Ruanda e Tunisia.

L’elenco dei paesi sottoposti a severo allarme per i viaggi comprende attualmente Cambogia, Colombia, Costa Rica, Cipro, Fiji, Georgia, Gran Bretagna, Guatemala, Honduras, Kenya, Liberia, Mongolia, Myanmar, Namibia, Panama, Paraguay, Seychelles, Turchia, Uganda, Emirati Arabi Uniti, Zambia e Zimbabwe e contemporaneamente il Ministero ha chiesto di rimuovere dalla lista Seychelles, Zambia, Paraguay, Costa Rica, Uganda, Liberia, Panama e Kenya.

Il governo si é riunito ieri pomeriggio per approvare ulteriori restrizioni, poiché il numero dei casi giornalieri ha superato le 3000 unità per la prima volta da marzo. Il Ministero della Salute ha dichiarato che lunedì 3818 israeliani sono risultati positivi al COVID19. Dopo più di 101.766 test effettuati, il tasso di positività si è attestato al 3,78%. Su 22.345 pazienti attivi, 221 sono in gravi condizioni, di cui 46 in ventilazione. Il bilancio delle vittime dall’inizio della pandemia è salito a 6.492. Oltre ad approvare la nuova lista di paesi “ad alto rischio”, i ministri avrebbero anche pensato di ampliare la portata del Green Pass, che è stato ripristinato la scorsa settimana, e di limitare il numero di persone autorizzate a riunirsi  e per quanto riguarda i bambini sotto i 12 anni sono esenti dal pass, ma è probabile che questo cambi, poiché le regole dovrebbero essere inasprite.

Il Sheba Medical Center, il più grande ospedale israeliano, ha riaperto il reparto di terapia intensiva per i malati di COVID19 dopo un aumento dei pazienti che necessitano di assistenza respiratoria a causa dell’aumento dei casi di virus.